Il cielo è “pieno” di polvere: in questi giorni stiamo assistendo ad un fenomeno per cui il cielo ci sembra sporco. Si tratta di polveri sahariane: un flusso d’aria molto calda di origine desertica, che sta trasportando, infatti, “ingenti quantitativi di queste polveri, “dando luogo a un’intrusione di proporzioni anomale – spiega il spiegano Lamma, (Laboratorio di monitoraggio e modellistica ambientale per lo sviluppo sostenibile nato da Regione Toscane e Cnr) -. L’estensione del fenomeno e le concentrazioni di polveri previste dai modelli di dispersione sono da ritenersi, infatti, inusuali”.
Cosa sono le polveri sahariane
Quando parliamo di questo fenomeno, bisogna riferirsi a polveri e non sabbia perché quest’ultima, essendo troppo pesante, non può essere trasportata nell’atmosfera per migliaia di chilometri di distanza. La polvere della nube proveniente dal Sahara è composta “principalmente da minuscoli frammenti minerali che un tempo erano rocce“, riporta National Geographic Italia.
La polvere sahariana può influenzare il clima, poiché le particelle possono interagire con la radiazione solare e modificare i modelli meteorologici regionali. Ma può anche essere nociva per la salute: “Gli scienziati sanno da tempo che respirare polveri sottili non fa bene ai polmoni – spiega National Geographic Italia – Ci sono molte fonti di particelle sottili nocive, come i carburanti fossili combusti e gli inquinanti agricoli caricano l’aria di corpuscoli di sostanze irritanti per i polmoni. E la polvere, mentre viene sospinta dalle correnti, può causare danni significativi alla salute delle popolazioni sottovento“. Le malattie respiratorie sono, infatti, una delle principali cause di morte nel mondo e “la scienza ha collegato lunghi periodi di esposizione a un più alto rischio di morte da Covid-19”.
Nocive per la salute, ma non per l’ecosistema
Questa polvere è una fonte importante di nutrienti, come il fosforo e il ferro, per gli ecosistemi oceanici e terrestri lontani dal Sahara. Contribuisce alla fertilità di molte regioni. Quindi è nociva per noi, ma non per l’ambiente in cui viviamo.
Quanto dureranno le polveri del Sahara
Secondo 3B Meteo, il picco è previsto fra oggi e sabato: “I modelli previsionali stimano concentrazioni al Centro Nord fino a 2000 mg per metro quadrato quindi abbastanza elevata, sufficiente per tingere di rosso tutte le superfici, soprattutto le nostre auto. Tra domenica e l’inizio dell’entrante settimana correnti mediamente più occidentali dovrebbero portare cielo più terso e pulito. Tra sabato e domenica graduale dissipazione delle polveri a iniziare dalle regioni settentrionali e occidentali. Per quanto riguarda la pioggia rossa, le zone dove saranno presenti dei temporali potranno vedere abbondanti cadute di pulviscolo sulle superfici, soprattutto delle automobili. Dove non sono previste piogge la polvere che riuscirà a depositarsi sarà in quantità nettamente inferiore”.