Fiumicino – Al freddo, sotto l’acqua e quasi senza vita: queste le condizioni in cui una giovane lupa è stata trovata e salvata dai volontari della Lipu dell’Oasi di Castel di Guido. L’animale, in gravi condizioni e con un’ipotermia in stato avanzato, aveva pochissime speranze di sopravvivenza…eppure, grazie alle manovre di recupero messe in atto dai volontari, il soccorso è andato a buon fine.
“Sabato 10 dicembre ci siamo imbattuti nella piccola lupa mentre svolgevamo il monitoraggio ordinario del lupo – racconta Alessia De Lorenzis, responsabile della Lipu Oasi di Castel di Guido a ilfarooonline.it –, ma per fortuna l’animale era sì agonizzante, ma ancora non del tutto privo di sensi. Tale monitoraggio ci occorre per seguire i branchi e fare ricerche sull’animale e sulle sue abitudini, al fine di dare indicazione sui comportamenti da seguire per conviverci in modo adeguato. Un monitoraggio che va anche oltre i confini dell’Oasi, arrivando anche nella zona Nord della Riserva del Litorale”.
“Nonostante le difficoltà – spiega Alessia – siamo riusciti a recuperare la lupa e, grazie a conoscenze private, abbiamo potuto farla visitare da un veterinario nel quartiere Nomentano, che ci ha subito accolto provvedendo alle cure necessarie del giovane animale”.
Un salvataggio esemplare quello effettuato dai volontari della Lipu, che però non sarebbe nemmeno di loro competenza, perché non rientra nelle loro responsabilità: “Recuperare la fauna selvatica – prosegue Alessia – soprattutto quella protetta, diventa sempre più difficile perché manca un protocollo ufficiale che regoli chi deve intervenire e come si debba intervenire in situazioni di emergenza come questa. In questo caso, siamo potuti intervenire perché dalla Regione Lazio è pervenuta l’autorizzazione ad agire. Noi siamo solo volontari, ma fino a 20 anni fa avevamo una convenzione con il Comune di Roma e la Riserva del Litorale Romano, scaduta ormai da 3 anni. Chi e come deve intervenire in questi casi?”.
Ma a mancare sono anche i fondi che, come spiega la responsabile della Lipu “per soccorrere la giovane lupa abbiamo fatto tutto di tasca nostra, come spesso accade, a causa delle mancate risorse”. Una mancanza questa, a cui dovrebbero sopperire lo Stato e gli Enti regionali. “Il volontariato può contribuire, ma non sostituire – sottolinea Alessia -. E abbiamo bisogno di risorse per portare avanti il nostro operato a tutela del territorio e degli animali che lo abitano. Il nostro ringraziamento va a chi ci permette di fare tutto questo”.
L’appello della Lipu è stato accolto dalla Farmacia Salvo d’Acquisto di Palidoro, che ha contribuito alla causa con una cospicua donazione: “Abbiamo voluto fare una donazione significativa per dare impulso al gruppo di volontari – spiega il dott. Marco Tortorici farmacista ed esperto in omeopatia, già direttore della Farmacia comunale di Isola Sacra per 20 anni- che hanno bisogno di risorse per poter monitorare la presenza del lupo e per poter sostenere le spese per la cura della giovanissima lupa salvata in questi giorni. Il tutto è stato possibile utilizzando il 10% degli utili della nostra farmacia sociale. A loro va la nostra gratitudine per il fondamentale lavoro di tutela che mettono in atto sul territorio”.
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