A cinque anni dalla sua nascita sul web, oscarwine, tra i portali più letti dagli amanti del vino, annuncia la sua trasformazione in una freepress cartacea. L’annuncio è arrivato durante l’evento “Gli attacchi europei al vino italiano”, tenutosi il 9 aprile al Vinitaly di Verona, dove è stato proprio Livio Buffo, fondatore del brand e CEO dell’agenzia Cenacoli, a svelare il progetto, accolto con entusiasmo anche dal senatore Gian Marco Centinaio.
Dalla rete alla carta, per una lettura consapevole
“Dobbiamo far tornare la voglia di leggere alle persone”, ha dichiarato Buffo. “Non possiamo arrenderci alla cultura dei social e delle fake news: la carta ha ancora un grandissimo valore”. Da qui la decisione di invertire il percorso digitale, dando forma fisica a un progetto nato online. Oscarwine sarà una rivista gratuita a cadenza trimestrale, distribuita nei luoghi dove il vino si acquista e si vive: enoteche, ristoranti, cantine e fiere di settore.
Un convegno per difendere il vino italiano
Il lancio della nuova rivista è avvenuto in un contesto particolarmente significativo: un convegno dedicato alle minacce europee verso il settore vinicolo italiano. Buffo ha evidenziato come il comparto agroalimentare, e in particolare il vino, venga spesso penalizzato da normative poco lungimiranti. “Dobbiamo reagire con forza”, ha detto, “e investire in comunicazione per contrastare il fenomeno dell’italian sounding, che ci costa 60 miliardi l’anno, soprattutto negli Stati Uniti”.
Health warning nel mirino di Centinaio
Molto critico è stato l’intervento del senatore Centinaio contro l’ipotesi di introdurre gli health warning – avvisi sanitari simili a quelli delle sigarette – sulle bottiglie di vino. “Non possiamo criminalizzare il vino”, ha affermato, “quando consumato con moderazione può avere effetti positivi sulla salute. L’Europa si occupi di promuovere il commercio e non di ostacolarlo”.
Inclusività e accessibilità: l’appello di Pietro Monti
A intervenire anche Pietro Monti, vicepresidente FIVI e produttore non vedente, che ha lanciato un appello concreto: “Invece di introdurre messaggi allarmistici, sarebbe più utile pensare a strumenti per l’accessibilità, come etichette in braille o QR code parlanti”. Monti ha raccontato la sua esperienza con l’agenzia Cenacoli per una edizione speciale delle sue bottiglie, pensata proprio per chi ha disabilità visive.
L’allarme del pronto soccorso: serve educazione al bere
A chiudere l’incontro, il dottor Roberto Gualtieri, medico con oltre vent’anni di esperienza nei pronto soccorso romani, ha posto l’attenzione sul fenomeno dell’abuso di alcol tra i giovanissimi. “Arrivano in ospedale ragazzi di 14 anni sballati da mix pericolosi”, ha raccontato. Secondo Gualtieri, è necessario un intervento educativo coordinato tra famiglie, scuole e istituzioni per promuovere un consumo responsabile fin dall’infanzia.
Il lancio della versione cartacea di Oscarwine non è solo una scelta editoriale, ma un segnale culturale: il desiderio di ridare al vino italiano un racconto profondo, accessibile, umano. Un ritorno al piacere della lettura consapevole, che si sfoglia e si gusta come un buon calice.