Fiumicino, 18 febbraio 2025 – Capire cosa sia giusto fare o non fare per non arrecare danno all’ambiente e convivere armoniosamente con uccelli, cani, gatti, insetti e, sempre più frequentemente, con specie alle quali non siamo ancora abituati, ma che sempre più spesso circolano nel nostro territorio, come lupi, daini e cinghiali, è il primo passo per vivere tutti sotto lo stesso cielo, con consapevolezza e rispetto. Per cominciare va detto che gli animali vanno osservati, il più delle volte, a distanza, misura essenziale per non sconvolgere l’equilibrio che madre natura ha sapientemente scandito perché tutto funzioni alla perfezione.
Con l’aiuto di esperti approfondiremo questi concetti, comprendendo come l’interazione tra l’uomo e gli animali debba essere guidata da principi di non interferenza ed empatia. Ogni specie ha esigenze specifiche e, per evitare di danneggiare l’ecosistema, è essenziale non alterare i cicli naturali. Abbiamo intervistato Alessandro Polinori, Presidente Lipu/BirdLife Italia, Fondatore dell’Oasi Lipu CHM di Ostia e Volontario Lipu dal 1983, al quale ho chiesto:
Quali specie di uccelli selvatici sono più comuni nella nostra zona e quali sono le loro esigenze specifiche?
Per fortuna il nostro territorio è ancora ricco di biodiversità, grazie alla presenza della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano, che preserva una serie di ecosistemi di rilevanza nazionale. Tra le specie più comuni da osservare, in ambito cittadino, possiamo sicuramente citare il gheppio, un piccolo falchetto, la tortora dal collare, la cornacchia grigia, il merlo, il gabbiano reale e nelle vicinanze di canali e campagne anche germano reale, airone guardabuoi e garzetta. In mare e lungo il fiume, ormai da qualche anno, sono comuni i cigni reali, “nipoti” di quelli nati molti anni fa nella nostra Oasi Lipu di Ostia.
Le esigenze degli animali sono molto diversificate, alcune sono specie opportuniste, che si sono abituate a vivere insieme all’uomo, anche in piena città, altre hanno bisogno di habitat ben conservati, dove la presenza dell’uomo sia rispettosa degli ecosistemi. Penso ad esempio al fratino e al corriere piccolo che prediligono le nostre coste sabbiose, dove la pulizia meccanica degli arenili può provocare gravi danni.
Qual è il miglior modo per osservare gli uccelli selvatici senza disturbarli?
Il rispetto deve essere alla base di qualsiasi nostra azione. Possiamo quindi osservarli a distanza, con l’ausilio di un binocolo, strumento principe per praticare il birdwatching. Occorre grande curiosità, capacità di osservazione, magari una buona guida che ci aiuti a riconoscerli, evitando in ogni caso di avvicinarci troppo, soprattutto nel periodo di nidificazione, quando potremmo provocare l’abbandono del nido.
È dannoso offrire cibo agli uccelli selvatici? Se sì, che tipo di cibo è consigliato?
Ad eccezione dei piccoli passeriformi, che è possibile aiutare nel periodo invernale attraverso delle apposite mangiatoie, è importante evitare di somministrare cibo agli animali selvatici, da un lato per evitare di instaurare un rapporto di dipendenza che possa modificare i normali comportamenti dell’animale, tra cui la naturale diffidenza verso l’uomo, con possibili conseguenze negative sia per loro che per gli esseri umani, dall’altro perché un’errata alimentazione può essere causa di gravi problemi di salute, che potrebbero addirittura portare alla loro morte.
Nella stagione fredda possiamo aiutare i piccoli passeriformi somministrando loro frutta fresca, mix di semi e altri cibi appositamente studiati per loro e ormai di facile reperibilità. Bisogna evitare assolutamente di dare loro il pane, in particolare a cigni e anatre, che non hanno bisogno di essere nutriti, ancor meno con alimenti che possono addirittura essere causa di gravi malattie.
Cosa posso fare per creare un ambiente favorevole alla presenza di uccelli nel mio giardino o cortile?
Sicuramente scegliere di piantare essenze che producano frutti, bacche e fiori, in modo da creare un prezioso angolo ricco di biodiversità. Far crescere degli ampi cespugli di piante autoctone, all’interno dei quali gli uccelli possano trovare riparo o addirittura nidificare. Può essere sicuramente utile anche collocare nidi artificiali e, nel periodo invernale, delle mangiatoie. Durante il periodo estivo è consigliabile una bella vasca con acqua fresca, cambiata quotidianamente, utile non solo per dissetarsi, ma anche per fare il bagno.
Quali sono i segnali che un uccello selvatico è malato o ferito e cosa dovrei fare in questi casi?
A volte possiamo trovare animali con ferite molto evidenti, in altri casi invece è più difficile fare la cosa giusta. Penso ad esempio ai giovani ai primi voli, di quelle specie che fanno lo svezzamento a terra, come i merli, che continuano ad essere accuditi dai genitori e non necessitano del nostro aiuto, fatto salvo la necessaria messa in sicurezza, con lo spostamento entro i 60 metri, se ritrovati in una situazione di pericolo come nel bel mezzo di una strada trafficata. Per aiutare a prendere la decisione più giusta per il benessere dell’animale e trovare i contatti di tutti i centri recupero italiani, abbiamo sviluppato una webapp all’indirizzo animaliferiti.lipu.it
Quali sono i comportamenti più dannosi per gli uccelli che l’uomo mette in atto?
Oltre alla somministrazione del cibo, spesso assistiamo alla distruzione di nidi, soprattutto di rondini e balestrucci, cosa vietata dalla Legge e peraltro anche controproducente per noi esseri umani, trattandosi di uccelli che si nutrono in gran numero di zanzare. In secondo luogo l’abbandono di lenze lungo le spiagge e lungo il fiume, con danni gravissimi alle specie che frequentano quegli ambienti (oltre che un pericolo per i bambini!) e ancora sfalci e potature di alberi in periodo di nidificazione, con conseguente perdita di tantissime nidiate. Importantissimo anche tenere i cani al guinzaglio nelle aree naturali, per la loro incolumità e per quella degli animali selvatici che le popolano. In ogni caso come Lipu siamo sempre a disposizione per fornire suggerimenti utili a favorire una pacifica coesistenza con gli animali selvatici.
@Luigi Sebastiani – Rondine
@Stefano Saffioti – Germano Reale
@Antonio Garavini – Garzetta
@Amedeo Altomare – Cigni Reali