Roma – E’ stato aperto il testamento di Gina Lollobrigida, in un’aria di complotti e misteri familiari. Ad occuparsene è stato il notaio Barbara Franceschini: nel rispetto della legge, l’attrice ha lasciato metà del patrimonio (di circa 10 milioni di euro) al figlio Andrea Milko Skofic e l’altra metà all’assistente Andrea Piazzolla, giudicato come una sorta di “figlioccio” con cui ha convissuto per ben 8 anni. Piazzola, tuttavia, si trova attualmente sotto processo con l’accusa di circonvenzione d’incapace dopo aver venduto oltre 350 beni dell’artista (tra cui auto di lusso, gioielli e opere d’arte) e averne presumibilmente incassato il ricavato. A trascinarlo in tribunale è stato il figlio di Milko Skofic, Dimitri, e la causa ha portato alla luce il difficile rapporto tra la Bersagliera e suo figlio Andrea.
“Negli ultimi giorni sono stato io vicino a mia madre Gina. È morta serena, ma i suoi ultimi mesi sono stati molto difficili dopo la frattura del femore a settembre. Per la prima volta soltanto attraverso gli sguardi abbiamo ritrovato la nostra complicità” ha raccontato Dimitri, a cui tuttavia non va nulla in eredità, secondo ciò che si legge nel testamento.
La Lollo ha voluto, inoltre, devolvere allo Stato la collezione di un centinaio di vasi etruschi.
Cosa andrà a Javier Rigau?
Per giorni ci si è interrogati sulla figura del controverso imprenditore catalano Javier Rigau, di cui Gina Lollobrigida ha più volte detto di non volerne sapere nulla, eppure continua a professarsi come “suo marito” Nonostante l’annullamento delle nozze nel 2019, cancellate anche dalla Sacra Rota. La risposta ai dubbi è arrivata: la “Bersagliera” non ha lasciato nulla per lui in eredità. La notizia tuttavia non stupisce, neanche Rigau il quale aveva così commentato, in modo piuttosto infastidito, la questione: “Ci siamo sposati con separazione dei beni. Quel che resta del suo patrimonio è del figlio”.
L’imprenditore, tra l’altro, avrebbe detto di essere partito in fretta e furia dalla Spagna, riuscendo a parlarle prima che lei se ne andasse. A smentirlo tuttavia è stato il cardiologo, il dottor Francesco Ruggiero: “Il Signor Rigau è arrivato circa un’ora e mezza dopo il decesso. Difficilmente posso immaginare che abbia avuto una discussione con Gina a quel punto” ha detto ad Alberto Marano a “La vita in diretta”.
L’apertura del testamento, dunque, ha manifestato le intenzioni della Bersagliera ma nulla è da escludersi: è in procinto una nuova battaglia legale?