Bolzano, 13 novembre 2024- “ Documentare il pensiero di Marcello Bizzarri è un’idea nata durante i numerosi incontri amicali che insieme a vari amici abbiamo vissuto fin dall’inizio del 1990, prima frequentando la Galleria Il Sole di Bolzano e poi, dopo la chiusura nel 1995, trovandoci all’inaugurazione di numerosissime mostre d’arte”.
Così si legge nella prefazione del libro “Marcello Bizzarri La verità nell’arte”, scritto dall’architetto Manuela Baldracchi, che con Bizzarri condivide un’amicizia, autentica sin dai tempi della Galleria il Sole. Luogo d’incontro e tappa fissa, negli Anni Settanta, dei principali artisti di sperimentazione italiana: da Enrico Castellani a Giuseppe Uncini, da Piero Dorazio a Giorgio Griffa. E poi Paolo Masi, Fausto Melotti, Lucio Fontana, Emilio Vedova, Claudio Verna, Rodolfo Aricò, Carlo Battaglia, solo per citarne alcuni.
Il libro-intervista sarà presentato venerdì 29 novembre alle ore 18 a Castel Mareccio, nella due giorni tutta dedicata all’arte moderna organizzata dalla casa d’aste Bozner Kunstauktionen. Interveranno: l’autrice Manuela Baldracchi, Marcello Bizzarri e Stefano Consolati.
Al pittore e gallerista, oggi quasi novantenne, considerato il primo divulgatore della corrente astratta italiana in Alto Adige, Baldracchi dedica un centinaio di pagine, scritte in punta di penna, che guardano al mondo dell’arte, spiegata direttamente dall’ex mecenate che, ancora oggi, è considerato un riferimento culturale per le espressioni artistiche di fine Novecento.
“Il libro nasce quasi da solo – spiega l’autrice – perché è la conseguente derivazione non solo della nostra amicizia ma anche dei rapporti di profonda stima e di affetto che Marcello ha instaurato e mantenuto negli anni con gli artisti che per oltre vent’anni sono passati dalla sua Galleria”.
E nel libro, infatti si riportano le profonde conversazioni d’arte di Bizzarri: “intese come linfa assoluta che permea ogni pensiero e azione”.
Il volume è suddiviso in due parti: nelle prime pagine c’è una lunga intervista, dove Bizzarri ripercorre l’evoluzione del suo studio e della sua elaborazione concettuale sull’arte, stimolato dall’analisi delle opere più significative, a partire da quelle primigenie fino alle espressioni contemporanee. La seconda parte è invece ricca di corrispondenze, spunti e riflessioni che appartengono al Bizzarri gallerista, mecenate, pittore ma soprattutto intellettuale. “Per mettere in risalto – spiega l’autrice – la sua elaborazione concettuale sul mondo dell’arte e su quella che è stata la produzione artistica di altissimo livello dell’epoca”.
“ Tanti artisti che sono passati dalla sua Galleria negli Anni Settanta – spiega il direttore della Bozner Kunstauktionen Stefano Consolati, alla vigilia della sua 46esima asta di arte moderna – sono spesso da noi all’incanto. Anche il 30 novembre, nella sessione dedicata all’arte moderna, avremo opere di Calo Battaglia, Toti Scialoja e Claudio Verna. Come casa d’aste, qualche anno fa, abbiamo rilevato l’intero archivio della Galleria di Marcello Bizzarri, al quale mi lega un rapporto di stima profondissima e affetto sincero”.
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