Si è tenuta un’udienza per il caso che coinvolge nove noleggiatori accusati di aver presentato dichiarazioni mendaci sulle proprie rimesse. Il loro comportamento avrebbe causato, nel corso degli anni, un pesante danno economico agli operatori regolari del territorio capitolino
Roma, 16 settembre 2024 – Presso il Tribunale di Frosinone, si è tenuta un’udienza cruciale per il caso che coinvolge nove noleggiatori accusati di aver presentato dichiarazioni mendaci sulle proprie rimesse. Secondo le accuse, queste strutture, indicate come luoghi di rimessaggio per veicoli, erano in realtà legnaie o ricoveri per animali domestici. Il giudice Possenti ha presieduto l’udienza, in cui l’Associazione Noleggiatori Area Metropolitana di Roma (ANAR) si è costituita parte civile per difendere i diritti degli operatori regolari.
Danno agli operatori di Roma
Il comportamento dei nove imputati avrebbe causato, nel corso degli anni, un pesante danno economico agli operatori regolari del territorio capitolino. Tali azioni fraudolente avrebbero alterato il mercato del noleggio con conducente (NCC), favorendo la concorrenza sleale e sottraendo opportunità agli operatori legittimi. L’ANAR, attraverso i propri legali, avvocato Arturo Grasso e avvocato Natascia Loredana Mariani, ha avviato una battaglia legale per ristabilire la giustizia e proteggere i propri associati.
La reazione delle istituzioni
“Sul fronte istituzionale – dichiara Christopher De Marchis – si evidenzia una divergenza di vedute. Mentre l’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè ha dimostrato piena consapevolezza della gravità della situazione, il sindaco Roberto Gualtieri ha minimizzato la vicenda, definendo il fenomeno come un “abusivismo relativo”. Tuttavia, la questione si complica ulteriormente con l’osservazione che numerose autovetture con targhe estere, in particolare slovene, operano in modo stabile a Roma con regolari autorizzazioni per il trasporto di persone, iscritte anche nelle liste della Zona a Traffico Limitato (ZTL), senza alcun intervento da parte delle autorità competenti”.
Il problema delle autorizzazioni falsificate
La problematica delle autorizzazioni false nel settore NCC è ormai endemica a Roma. Centinaia di licenze sarebbero state inserite nelle cosiddette “liste bianche” senza adeguato controllo, rendendo inefficaci gli strumenti di supervisione attuali. Si teme che i futuri decreti attuativi della legge 12/19 non siano sufficienti a risolvere la situazione. L’assenza di controlli stringenti e la difficoltà nell’applicare misure efficaci rischiano di lasciare il campo libero a fenomeni di abusivismo e illegalità nel settore.
L’ANAR e gli operatori del settore esprimono un sentito ringraziamento ai loro legali, Grasso e Mariani, che stanno seguendo numerosi procedimenti in tutta Italia per far fronte a simili problematiche. Tuttavia, resta urgente la necessità di un incontro con il Gruppo Pronto Intervento Traffico per affrontare una volta per tutte la questione delle auto con targhe straniere operanti in maniera irregolare sul territorio di Roma.
Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.