7 agosto 2024- Oggi, la tecnologia e la rapidità dei servizi sanitari spesso sembrano allontanare il rapporto umano tra paziente e operatore sanitario, emerge con forza il progetto di “Umanizzazione delle Cure” avviato dalla Asl Roma 6. Questo importante progetto, fortemente voluto dal Commissario Straordinario dott. Francesco Marchitelli e dal Direttore Sanitario dott. Vincenzo La Regina, rappresenta un faro di speranza per un ritorno alla centralità del paziente all’interno del percorso di cura.
Il sostegno entusiasta e concreto di Anaao Assomed, e in particolare del suo segretario dott. Massimiliano Boccuzzi, testimonia l’impatto positivo che questo progetto sta avendo sin dai suoi primi mesi di implementazione. “La segreteria Anaao Assomed dell’Azienda RM6, insieme a tutti i suoi iscritti, partecipa con grande soddisfazione all’importante progetto ‘Umanizzazione delle cure’ voluto e avviato dal Commissario Straordinario Francesco Marchitelli e dal direttore sanitario Vincenzo La Regina. Per la prima volta in una ASL del Lazio ci si pone l’obiettivo di ridurre la distanza tra operatori sanitari e persone fragili, processo fondamentale per garantire un’assistenza ottimale e soprattutto soddisfacente dal punto di vista umano. Una distanza dovuta a molteplici fattori, ma talvolta si tratta semplicemente di percezione”, afferma Boccuzzi.
L’importanza di un progetto di umanizzazione delle cure risiede nella sua capacità di trasformare radicalmente il modo in cui il paziente vive la propria esperienza sanitaria. Questo processo non riguarda solo la qualità tecnica delle cure, ma anche e soprattutto l’aspetto relazionale e umano. Un contesto sanitario più umano favorisce la fiducia e la comunicazione efficace tra operatori e pazienti, elementi fondamentali per una corretta diagnosi e un trattamento adeguato. Ridurre la distanza tra le due parti promuove una relazione di empatia che si traduce in una migliore aderenza alle terapie e una maggiore comprensione delle necessità del paziente.
“Questo – prosegue Boccuzzi – implica l’impegno da parte degli operatori sanitari nell’ascoltare attivamente i pazienti, comprendere le loro esperienze, rispettare le loro preferenze e fornire informazioni chiare e comprensibili. Tutto ciò con l’obiettivo di aumentare la compliance tra medico e paziente e nel contempo ridurre anche i motivi di diverbio e contenziosi, ma soprattutto restituire una nuova vita al rapporto di fiducia medico-paziente“.
L’iniziativa della Asl Roma 6, sostenuta da Anaao Assomed, ha già iniziato a mostrare i suoi primi benefici concreti. I pazienti riportano un miglioramento nella qualità delle interazioni con il personale sanitario, sentendosi più ascoltati e rispettati nelle loro esigenze. Gli operatori, dal canto loro, stanno riscoprendo la bellezza del loro ruolo, non solo come tecnici della salute, ma anche come custodi di un rapporto umano fondamentale per il benessere complessivo dei pazienti.
“L’Anaao – conclude Boccuzzi – è al fianco della direzione strategica della Asl per attuare e sostenere tale ambizioso progetto di buona sanità, riconoscendole l’impegno concreto a implementare le risorse tecnologiche e ad acquisire nuovo organico”.
Questo progetto rappresenta un valore aggiunto per la sanità del Lazio, dimostrando come la centralità del paziente e l’umanizzazione delle cure possano andare di pari passo con l’efficienza e l’innovazione tecnologica. È una testimonianza di come, anche in un contesto complesso come quello sanitario, l’ascolto e l’empatia possano fare la differenza, restituendo dignità e speranza a chi affronta il difficile percorso della malattia.