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Pace, conflitti e nuovo ordine mondiale: l’epoca spiegata dal diplomatico Giorgio Starace

Pace, conflitti e nuovo ordine mondiale: l’epoca spiegata dal diplomatico Giorgio Starace

Mercoledì 8 maggio, dalle 18:00, all’ Open Space, il Communication Hub del Consiglio Nazionale degli Ingegneri. I dettagli

Roma, 7 maggio 2024 – Mercoledì 8 maggio, dalle 18:00, all’ Open Space, il Communication Hub del Consiglio Nazionale degli Ingegneri (Via XX Settembre 5, Roma), l’appuntamento è con il diplomatico Giorgio Starace per l’incontro: Mappa Mundi. Verso un nuovo ordine geopolitico.

Più o meno 33 anni fa, la democrazia liberale e la pace duratura erano state dichiarate da Francis Fukuyama la «comune eredità ideologica dell’umanità“, l’unico modello politico ed economico percorribile, legittimata da una solida vittoria su ogni sostanziale alternativa ideologica. Oggi la crisi russo-ucraina da un lato e l’ampio conflitto medio-orientale dall’altro sembrano preludere a scenari foschi e rivelano la precarietà di equilibri in perenne evoluzione ed aggiornamento che lasciano tutti con il fiato sospeso e certamente autorizzano previsioni meno ottimistiche di quelle di chi preconizzò, forse un po’ troppo frettolosamente, la “fine della storia”.

Come è possibile leggere l’intricata traiettoria dei fatti? Stiamo vivendo l’alba di una nuova era per le relazioni internazionali? Sono interrogativi che saranno affrontati nel corso di Mappa Mundi. Verso un nuovo ordine geopolitico, un incontro-intervista del Consigliere del CNI con delega alla Comunicazione, Alberto Romagnoli con il diplomatico italiano Giorgio Starace, già apprezzato ambasciatore d’Italia negli Emirati Arabi, in Giappone e in Russia. L’evento è previsto per mercoledì 8 maggio, a partire dalle 18:00, nella magnifica terrazza del Consiglio Nazionale degli Ingegneri (via XX Settembre 5, Roma), incantevole teatro di “Open Space”, Communication Hub dell’ingegneria italiana, un aperto spazio di confronto, un’area di approfondimento su temi di stringente attualità e di portata epocale, come, ad esempio, la transizione ecologica, l’innovazione digitale, le più avanzate frontiere della formazione, le sfide demografiche, le nuove concezioni dello spazio urbano.

Oggi, di fronte al nuovo ordine mondiale, gli Stati si stanno dimostrando sempre più incapaci di azioni e decisioni congiunte, soprattutto di fronte a sfide che richiederebbero un altissimo livello di coordinamento per essere affrontate. Per alcuni, l’Occidente starebbe abdicando rispetto al suo pluridecennale primato, pressato dagli effetti di una globalizzazione incontrollata ed incalzato da ex potenze emergenti ormai divenute realtà consolidate, in grado di estendere la loro egemonia su vaste aree continentali. Inoltre, il riacutizzarsi di fratture che sembravano rimarginate, sta mettendo a dura prova l’assetto sorto dal secondo conflitto bellico.

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