Roma – La neon art è oggi una forma d’espressione sempre più utilizzata dagli artisti, e sempre più apprezzata dal pubblico, probabilmente proprio per il suo carattere diretto ed immediato, e la sua natura contemporanea e versatile. Una forma d’arte sempre più apprezzata negli ultimi anni, tanto da avere vere e proprie esposizioni dedicate come quella permanente organizzata dallo staff di Neon Flow che dal 10 dicembre sarà presente al ristorante Palmerie Parioli, con una mostra concentrata su neon e giochi di luce coadiuvata da diversi artisti della scena come Myfo, Cristian Troiani e Vincent Pop Art ma anche De La Vega Artist, Mako, Modena Roberta e Moa District. Neon Flow supera e travalica le forme artistiche adattate al neon che abbiamo conosciuto fino ad ora.
Ma ciò di cui stiamo per parlarvi supera e travalica le forme artistiche adattate al neon che abbiamo conosciuto fino ad ora, perché nella periferia romana nasce un vero e proprio trend: quello di coniugare il mondo dell’arte pop e contemporanea attraverso icone del fumetto e del mondo Marvel, ma anche evergreen dell’iconografia occidentale e del mondo cinematografico: da Marylin Monroe a Ritorno al Futuro, al mondo delle luci Neon.
Stiamo parlando di Aldo Nannuzzi, gestore e proprietario dell’ormai celebre brand Neon Flow, punto di origine di quella hype oramai in inarrestabile ascesa tanto nei locali che animano la movida capitolina e non solo, quanto nelle abitazioni private di una Generazione X innamorata e totalmente dipendente dalle atmosfere anni ’80 di arcade e videogames.
Dunque illuminazioni da parete dai toni variegati e fantasiosi? No, non solo. Neon Flow, attraverso la mente di Nannuzzi arriva fino in America per mostrare il proprio estro esplosivo in mostre e rassegne di arte contemporanea grazie alle creazioni e alle composizioni realizzate artigianalmente nel laboratorio di Via Primo maggio, 14.
Ma cos’è il neon veramente a livello espressivo ed artistico? Diffuso ormai da un secolo in ogni ambito della vita quotidiana e da subito divenuto un simbolo della modernità, il neon è anche uno dei materiali più ricchi di potenzialità espressive tra quelli utilizzati nel campo artistico contemporaneo.
Il Neon diviene dunque plastico ed elastico da investire nelle più svariate forme ed espressioni dell’animo e dei sogni, così Aldo è in grado di accogliere un cliente nel suo studio, carpire cosa la persona che ha di fronte abbia in mente (lo abbiamo visto all’opera) e grazie alla sua equipe di eccellenze nell’ambito design, elettrico, digitale, fornire da subito una prima geniale bozza dell’opera che gli viene commissionata. Che avvenga con frasi o parole, quadri, segni astratti o figure, l’arte ha trovato una nuova luce.
(Il Faro online)
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