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Elegance Cafè Jazz Club: cucina italiana e musica senza confini, per vivere a Roma un’esperienza internazionale

Elegance Cafè Jazz Club: cucina italiana e musica senza confini, per vivere a Roma un’esperienza internazionale

Roma – Immaginare di viaggiare lontano senza spostarsi dalla città non è mai stato così semplice. Luci soffuse, accoglienza calda e curata, una programmazione musicale di livello e quotidiana abbinata a un menu di ricerca, che si accompagna alla proposta di intrattenimento senza limitarsi ad affiancarlo ma esaltandone la storia e la cultura: tutto questo e molto altro è l’Elegance Cafè Jazz Club. New York, Londra, Parigi, in tutto il mondo i club di musica dal vivo non si limitano ad offrire un semplice modo di trascorrere la serata, ma rappresentano un autentico stile di entertainment che è associato da un lato al buon ascolto e dall’altro, in egual misura, alla buona tavola. Il format del locale di via Francesco Carletti 5, una traversa di via Ostiense (il club sorge proprio sotto la Piramide più famosa della Capitale) consente ai visitatori di sperimentare tutta l’emozione di una serata all’insegna della musica jazz, rigorosamente live, insieme alle proposte culinarie messe a punto dal giovane chef Marco Roselli. Portare a Roma un mood internazionale, che non conosce confini e conduce alla scoperta di sonorità di livello e assaggi altrettanto all’altezza, è l’ambizione che anima i proprietari. Il percorso da compiere, circondati da arredi in legno rifiniti nei dettagli e tessuti pregiati, coinvolge così le orecchie ma anche il palato: il jazz regna sul palcoscenico dell’Elegance Cafè rendendo protagonista la musica con la sua storia, le sue origini, le terre in cui questo genere musicale ha preso vita, che rivivono attraverso i piatti della carta tratteggiandone l’immensa cultura. Dominano le contaminazioni, parola chiave e ambivalente in questo caso, proprio perché caratterizzano la musica che riesce a far vibrare le corde dell’anima e allo stesso tempo sono alla base delle originali pietanze dello chef, che dalla sua cucina valica i confini nazionali, trasferendosi di continente in continente e lasciando che sia il palato dell’ospite ad aprirsi a suggestioni che lo trasporteranno verso le terre in cui il jazz è nato e si è evoluto. Attraverso gli Stati Uniti, i paesi del Caribe, la Francia, suggestioni derivate dalla cultura creola e da quella africana, la proposta gastronomica dell’Elegance Cafè è sofisticata, originale e fa vivere ai propri clienti un’esperienza a 360 gradi, capace di coinvolgere tutti i sensi e accompagnarli attraverso una nuova scoperta dopo l’altra.

Le formule

“Drink e concerto” o “Cena e concerto”: si può decidere ciò che si preferisce. Se si vuole bere e basta, la prima formula prevede una consumazione obbligatoria per assistere al live, le successive avranno il prezzo del menu. Mentre chi sceglierà di affrontare un viaggio completo tra musica e gusto, provando i piatti della cucina, avrà lo spettacolo incluso nel costo della cena, con l’ordine minimo di due pietanze dalla carta.

La proposta artistica

Artefici dell’originale idea sono i proprietari Daria Venuto e Remo Proietto, direttrice artistica la prima e ristoratore da generazioni il secondo, nonché esperto sommelier FIS. Nel loro luogo del cuore, che sorge su quello che era il vecchio teatro “Al Fellini”, totalmente rimodernato, hanno riversato tutte le loro passioni, dando vita a uno spazio attentamente studiato per sublimare l’ascolto musicale e trascorrere serate magiche e suggestive, differenti rispetto a tutto il resto e uniche. A rendere l’esperienza il più curata possibile, l’acustica del club messa a punto da ingegneri specializzati, “al pari di un auditorium” sottolineano i patron, così come le proposte musicali programmate con attenzione da Daria, che rivelano uno sguardo sempre rivolto alle nuove generazioni del jazz, del latin jazz e dello swing. Il palco dell’Elegance Cafè Jazz Club ha visto esibirsi nomi noti della scena internazionale: da Martha High e Fred Wesley, rispettivamente corista e trombonista di James Brown, a Jeremy Pelt, da Paul Jackson a Raul Midón e Vanessa Haynes, voce degli Incognito, fino agli italiani Ada Montellanico, Dado Moroni, Greg (del duo comico Lillo e Greg), il Trio Bobo (band di Elio e Le Storie Tese), Max Ionata, Roberto Gatto e molti altri.

La cucina

Lasciatevi coinvolgere da musica, gusto e spettacolo, sulle orme dei più famosi locali di musica dal vivo newyorchesi come il Birdland o il Blue Note, e capirete come una serata in stile Elegance Cafè non ha eguali in città. Ogni sera, dal martedì alla domenica, i concerti live animano il palcoscenico e si può decidere di sorseggiare un drink dalla ricca lista del bar, ispirata al proibizionismo degli anni ’20, con proposte che strizzano l’occhio alla mixology e preparano gli ospiti al lungo viaggio che li attende. Accanto a questi, i cicchetti dello chef Roselli, piccoli assaggi attentamente studiati, preannunciano un proseguo tutto da scoprire. Si entra così nel vivo della cucina, dove prendono vita piatti come le Ostriche gratinate con gel di limone, realizzate con panatura allo jalapeño, bacon, groviera, cheddar e paprika affumicata, un piatto tipico del New England, della zona di Boston, in cui le ostriche si consumano cotte, piuttosto che crude; o ancora il Clam chowder, uno stufato di fasolari con base di prosciutto di Parma, bacon e jalapeño, una zuppa che in passato veniva preparata dai pescatori del New England per affrontare i viaggi in mare. Nel gioco di contaminazioni che lo chef porta avanti con sublime maestria, non mancano gli omaggi all’italianità, rivisitata attraverso suggestioni di terre lontane, come nel secondo a base di Ballotine di pollo salsiccia e coleslaw: partendo dal pollo e peperoni romano, questa ricetta combina la tradizione nostrana a quella della Louisiana, dove i peperoni vengono utilizzati per una speciale salsa, preparata insieme a pomodoro, origano e timo, che va a condire e glassare la carne. Alla base del piatto viene posto il galletto ruspante disossato, un puree di patate a la parmentier e accanto una classica coleslaw di cavolo viola, cavolo bianco, sedano rapa e carota. Non si finisce di assaggiare sapori incredibili con il piatto Capesante, morcilla e salsa creola: la morcilla è una speciale salsiccia di sanguinaccio, qui preparata da Marco con fegatini di pollo, riso stracotto e pasta di salsiccia; dopo averla realizzata e cotta al vapore, si sbriciola per essere caramellata in padella e viene poi servita con capesante scottate al burro e una base di salsa creola realizzata con peperoni, pomodori, funghi e spezie cajun. Si conclude in bellezza, con una Peach pie, una torta con base di pasta frolla sabbiata con farina di mandorle fatta in casa e all’interno uno strato di curd al lime e pesche sciroppate e marinate con vino Porto, cannella e basilico; viene servita con uno sciroppo al Porto e pepe rosa e panna montata alla cannella.

I menu degustazione

La forte volontà di far vivere agli ospiti un’esperienza di livello e completa ha spinto lo chef Roselli a pensare a due menu degustazione: una preziosa occasione per affidarsi alla sua maestria e lasciarsi condurre in un viaggio alla scoperta dei sapori e dell’identità stessa dell’Elegance Cafè, sfaccettata e sviscerata in ogni sua sfumatura attraverso il sapiente equilibrio tra le contaminazioni, la tecnica e la tradizione. Le proposte contano due differenti menu: da un lato “Ella”, un omaggio alla grande “Lady of song” Fitzgerald, che dopo un benvenuto da parte dello chef, si apre con Millefoglie di patate, tartare di manzo, creme fraiche e caviale, per proseguire con uno sfizioso e particolare French toast speziato ricotta, fichi e bresaola di pesce spada; tra i primi, non si dimentica l’italianità e la tradizione rivisitata, con i Taglioni al granchio, zenzero, cipollotto e peperoncino e i Ravioli di coda alla vaccinara. Il secondo è un tributo alla cucina d’oltre oceano con le Short rib di manzo chimichurri e fagioli rossi. In chiusura, un dolce intenso e ricco, il Brownie senza vergogna.
Il secondo menu degustazione è un invito ad avventurarsi alla scoperta delle contaminazioni, cifra stilistica della cucina di Marco Roselli. “Quando non sai cos’è, allora è jazz”, si presenta con una frase ad effetto che preannuncia un’esperienza incredibilmente articolata e si snoda lungo il percorso culinario dinamico, ricco e saporito che lo chef compie nel suo regno, dove guizzi internazionali suonano insieme alle sue radici italiane. Chi partirà per questo “viaggio a sorpresa” ne resterà affascinato.

Il cocktail bar e i cicchetti

Il cocktail bar dell’Elegance Cafè è un tributo agli anni ‘20 del proibizionismo americano e alla Golden Age della musica jazz. Con il suo lungo bancone e gli scaffali ricchi di miscele homemade, il laboratorio di Remo Proietto è il palcoscenico in cui la mixology è protagonista. Il patron ha studiato una drink list eclettica, dal Mr. Negroni al Pink Provence – alcolico al punto giusto- dal goloso Haiti con cachaça, sciroppo alla cannella, ananas e passion fruit alla fresca intensità del Tiki Guana con rum chiaro e scuro, falernum alla nocciola, orange bowl, pompelmo rosa e maracuja. Così come nei piatti, i differenti aromi impreziosiscono anche i signature drink creati ad hoc, seguendo sempre la ferrea regola del bere bene e di qualità. Insieme a questi, non mancano oltre 300 etichette minuziosamente selezionate, per sorseggiare le diverse proposte di gin, whiskey e rum, ma anche tequila, vodka e mezcal, oltre agli amari, ai liquori, ai vermouth e perfino ai sakè.
Tutto ciò si abbina alla perfezione ai cicchetti, sfizi da gustare prima di cena o per spizzicare qualcosa mentre si ascolta un live: dai Nachos con brandade di baccalà e paprika, all’Hummus di ceci al latte di cocco, curry madras e pane guttiao, fino a Non il classico hot dog, con una salsiccia realizzata dallo stesso chef.

(Il Faro online)

 

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