15 aprile 2025- L’appuntamento è per domenica 4 maggio nell’area portuale di Napoli, dove l’artista romano Daniele Sigalot, costruirà un Colosseo di 70 metri utilizzando 250 container del porto di Napoli.
La location, tutta sui generis, che sarà realizzata e smantellata nel giro di 48 ore, ospiterà la tredicesima edizione del torneo di calcio più assurdo del pianeta: la Coppa Pizzeria.
Fondato nel 2011 a Berlino dall’artista Daniele Sigalot, il torneo riunisce ogni anno oltre cento giocatori, pronti a sfidarsi, in partite 2 contro 2, in un contesto a dir poco bizzarro e con regole fuori dal comune, che ironizzano e, al tempo stesso consacrano, il gioco più seguito al mondo.
Solo lo scorso anno, il pallone è stato rincorso sul fondo, vuoto, della storica piscina Kursaal di Ostia Lido, giusto qualche mese prima del suo smantellamento.
Quest’anno, invece, è stata scelta Napoli, la città dove Sigalot si è trasferito dopo 10 anni vissuti a Berlino e dove ha portato il suo studio, la Pizzeria appunto, nel quartiere di Monte di Dio, dal 2018 al 2022, prima di tornare alla casella iniziale, cioè Roma.
“Costruiremo un Colosseo con centinaia di container – spiega Sigalot – , ovvero un contenitore con altri contenitori per poi riempirlo con la gente più imprevedibile che conosco, bere birra come se fossimo all’Oktoberfest e giocare nel torneo più assurdo del mondo. Il tutto, all’interno di quello che è, a tutti gli effetti, un Colosseo effimero, visto che dopo 48 ore scomparirà dalla città. Possiamo affermare che stiamo costruendo un vero e proprio monumento al nulla”.
La Coppa Pizzeria, che nasce a Berlino quasi 15 anni fa, e che quest’anno arriva a Napoli, è un torneo, dove convivono in armonia il calcio, il carnevale, le arti performative, il ballo, il tifo, la musica e il divertimento. Un circo senza tenda, coreografato a tratti, ed improvvisato per la maggior parte del tempo, dove il pallone è solo una scusa per creare insieme qualcosa di unico e bizzarro.
“Dove le regole non esistono e l’essere imparziali è nel codice etico degli arbitri. Dove i sobri sono espulsi e i partecipanti si travestono da giocatori di subuteo, dinosauri o giganteschi tubi di silicone e chi più ne ha più ne metta” – commenta l’artista.
Anche quest’anno, come per la passata edizione, il direttore artistico sarà Antonello Colaps, direttore creativo dell’agenzia Dopolavoro.
Ma chi è Daniele Sigalot: arista romano, classe 76, famoso per il suo sapersi muovere nell’ambiguità dei materiali: come l’alluminio che lui plasma e trasforma, sempre, in opera d’arte.
Celebre la sua opera “Master of Mistakes” che, dopo essere stata esposta alla Galleria Nazionale di Arte Moderna a Roma, dallo scorso anno campeggia nel Museo diffuso dell’aeroporto di Fiumicino.
“ Rappresenta la summa di tutti i miei errori – spiega Sigalot- la palla di carta, che gettiamo nel cestino quando le idee non vanno”.
E che in arte diventa una sfera, gigante, di circa 700 kg che chi passa per Fiumicino non può non vedere.
Un esempio di come l’alluminio diventa arte è anche alla fondazione Focus di Napoli, dove qualche anno fa Sigalot ha donato un totem bianco, che si staglia verso il cielo .
L’artista romano, dopo anni vissuti tra Londra e Berlino e una parentesi di quattro anni nella città del sole, l’anno scorso è tornato a Roma, sua città natale, dove ha aperto un nuovo studio mantenendo il nome: la Pizzeria.
“L’omaggio a Napoli era doveroso – conclude Sigalot: qui ci sono i contrasti e i paradossi più estremi che per un’artista sono continua fonte di ispirazione, e di grazia, e dove quest’anno ho scelto di portare il mio folle torneo di pallone”.
Che avrà il caffè scorretto come bevanda ufficiale e la Sgrappa di Maurizio Cattelan, come sponsor.
Perché, come si legge provocatoriamente nel manifesto, la Coppa Pizzeria promuove l’ingiustizia. Ed è sicuro che a Napoli, dove il calcio è una consacrazione, e dove la follia e il divertimento sono nel dna della città, il divertimento è assicurato.
Per partecipare come pubblico, cliccare sul sito www.coppapizzeria.com