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Lazio Experience: a Podere 676 un viaggio nella birra artigianale

Lazio Experience: a Podere 676 un viaggio nella birra artigianale

Nell’ambito di Lazio Experience, il birrificio Podere 676 ha aperto le sue porte per una visita immersiva tra orzo, luppolo e birra artigianale

Maccarese – Nell’ambito dell’evento Lazio Experience, organizzato da Alfacomunicazione APS, sposato dalla Regione Lazio con il contributo di Arsial; media partner fornelliditalia.it e ilfaroonline.it, si è svolta la giornata dedicata alla scoperta del birrificio artigianale Podere 676, un’eccellenza del territorio che coniuga passione, competenza e qualità. Fondato dai fratelli Omar e Dimitri Genovese, insieme ai cugini Marco e Andrea, il birrificio rappresenta la continuità di una tradizione familiare iniziata negli anni ’50.

Dalla terra al bicchiere: il ruolo dell’orzo e del luppolo

Alla base di ogni birra di qualità ci sono due elementi essenziali: orzo e luppolo. Podere 676 coltiva direttamente queste materie prime, assicurandosi un controllo totale sulla qualità e sulla filiera.

L’orzo, cereale fondamentale per la produzione della birra, viene trasformato in malto attraverso il processo di maltazione, che prevede l’ammollo in acqua, la germinazione e l’essiccazione. Questo passaggio sviluppa gli enzimi necessari per convertire l’amido in zuccheri durante la fase di ammostamento, conferendo alla birra corpo, colore e aromi, variabili in base al grado di essiccazione.

Il luppolo, pianta rampicante che produce coni resinosi contenenti alfa acidi e oli essenziali, è responsabile dell’amaro e del profumo della birra. Podere 676 vanta un luppoleto a km 0, una rarità nel panorama brassicolo italiano, che permette di sperimentare con varietà diverse, creando birre dal profilo aromatico unico, con sfumature che spaziano dagli agrumi alla resina, fino a note floreali e speziate.

Il processo di trasformazione: dall’orzo alla birra

Dopo la raccolta e la lavorazione di orzo e luppolo, si passa alla produzione vera e propria. Il mastro birraio Valerio Granese, guida le fasi fondamentali del processo produttivo:

Il malto macinato viene mescolato con acqua calda per estrarre gli zuccheri fermentabili. Il mosto ottenuto viene bollito e arricchito con luppolo, determinando l’amaro e l’aroma. Dopo il raffreddamento, il mosto viene inoculato con lieviti selezionati che trasformano gli zuccheri in alcol e anidride carbonica. La birra riposa per settimane a temperatura controllata per sviluppare aromi complessi. Una volta raggiunto l’equilibrio desiderato, la birra viene confezionata e lasciata affinare prima della distribuzione.

Una giornata tra birra e prodotti a km 0

Oltre alla birra, l’esperienza si è arricchita con un pranzo a base di prodotti a km 0, esaltando ulteriormente i sapori del territorio. Il birrificio Podere 676 promuove un modello di sostenibilità e valorizzazione della cultura agricola locale, elementi perfettamente in linea con la filosofia di Lazio Experience.

Un evento che celebra l’enogastronomia del Lazio

Anche nell’ultima giornata, Lazio Experience ha continuato a a mettere in luce le eccellenze del territorio, offrendo ai visitatori un percorso autentico tra storia, cultura e sapori. La giornata dedicata a Podere 676 ha rappresentato un perfetto connubio tra passione per l’artigianato e desiderio di innovazione, immersi in un verde paradisiaco, dimostrando come il Lazio abbia ancora molto da raccontare attraverso le sue tradizioni enogastronomiche.

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